steven holl


"L'Architettura deve rimanere sperimentale e aprirsi a nuove aspirazioni. Di fronte alle tremende forze conservatrici che costantemente la spingono verso ciò che è già stato sperimentato, già costruito, già pensato, l'architettura deve esplorare ciò che non è ancora stato provato, bisogna rimanere aperti, sperimentali e forse marginali. Lo spazio senza luce rimane nell'oblio. Le sfumature della luce e le ombre, le loro differenti fonti, l'opacità, la trasparenza, traslucidità e le condizioni di rifrazione e riflessione si intrecciano per definire lo spazio..."

 

-Steven Holl


Linea del tempo e biografia.

Architetto e teorico Steven Holl è sicuramente una delle figure più interessanti del panorama dell'architettura contemporanea. Nato nel 1947 a Brementon e laureatosi presso la University of Washington, prosegue poi gli studi a Roma e a Londra. Negli anni , alla professione di architetto affiancherà anche l'insegnamento, prima presso la Columbia University, poi presso altre prestigiose università statunitensi, da New York alla Pennsylvania. Non solo quindi un progettista ma anche un uomo appassionato di ricerca scientifica, di cui sono testimoni le numerose pubblicazioni su temi di grammatica architettonica, sarà proprio questa multiculturalità e multidisciplinarietà a rendere Steven Holl uno degli architetti più importanti del nostro tempo. Questo interesse caratterizzerà sempre le sue opere e lo distingueranno, in un periodo storico dominato dal decostruttivismo lui svilupperà la propria visione progettuale , in cui l'architettura è fatta di tempo , luce e materia. Le opere di Steven Holl risentono della particolare attenzione al rapporto e all'intreccio dell'architettura con le arti visive e dello spettacolo, con la fisica e la musica. Ciò sarà la chiave del successo delle sue opere, la cui progettazione verrà influenzata non solo dall'intorno, dall'architettura o dalle funzioni ma anche da altre discipline.